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Quando si fa un lavoro come questo, nel quale "si mettono le mani" nella propria mente , occorre fare una scelta.
O si accetta sè stessi fino in fondo o si rifiuta sè stessi in toto .
Ciò implica che i prodotti spontanei della propria mente, i prodotti spontanei della funzione intuizione, DEBBONO essere accettati, tutti, senza esitazione alcuna e senza censure.
Anche se, come succede continuamente, la propria razionalità e la propria conoscenza scientifica esita e dubita.
Il processo di crescita psichica è un continuo dibattito interiore tra ciò che si crede essere vero e le intuizioni spontanee che hanno il sapore assoluto della verità rivelata.
E veniamo alle intuizioni spontanee che in questo lavoro hanno costruito una serie di teorie relative alla meccanica quantistica che forse sono vere (anche se nessuno ne ha mai verificato la fondatezza) e forse no.
Con l'insieme di queste teorie ho intuitivamente costruito una fisica quantistica che forse non esiste in questo pianeta e che esiste solo nel mondo della mia mente.
Non me ne dispiaccio in quanto anche con quelle teorie ho dato espressione a me stesso.
Ed era molto tempo che ciò premeva intensamente dentro di me verso l'espressione e la realtà.
Molti pensando ad esse penseranno che tutto ciò sia frutto di delirio.
E’ possibile.
E tutti coloro che esprimono idee deliranti sono fermamente ed assolutamente convinti della loro veridicità.
Me compreso.
Personalmente sento con questo lavoro di avere liberato, finalmente, me stesso.
E ciò mi basta.
(scritto il 29/12/22)