Immaginiamo che un ragazzo ed una ragazza abbiano avuto la ventura di nascere in due diversi ambiti familiari composti da genitori psichicamente adulti, da genitori che abbiano consapevolmente o meno integrato nelle loro coscienze l’immagine del loro Sé (cosa che si deve presumente essere assolutamente normale e consueto in qualsiasi altro animale dotato di S.N.C. sviluppato) .
I due ragazzi si incontrano (e non sarà per caso) , si innamorano ed avranno un bambino o una bambina.
Nulla sanno di psicoanalisi, nulla sanno né di simboli né di significati.
Il fatto di avere avuto genitori psichicamente adulti ha consentito loro di sviluppare fin da bambini la loro funzione intuizione (e quindi non solamente la funzione razionale).
In conseguenza di ciò nel corso della loro infanzia essi hanno potuto inconsapevolmente integrare i significati dei loro sogni e costruire così nel corso della loro infanzia e della loro adolescenza una coscienza psichicamente adulta.
Ai due ragazzi nasce come si è detto un bambino o una bambina.
I loro comportamenti inconsapevoli nei confronti dei loro figli saranno ogni volta ed in ogni istante inconsapevolmente SINCRONICI (cioè “giusti” sia al livello temporale che a livello di rappresentazione) rispetto alle continue emersioni dall’inconscio dei loro figli dei sogni che stanno costruendo, notte dopo notte, nel corso della loro infanzia e della loro adolescenza la coscienza del loro Sé veicolando ivi , grazie alla loro funzione intuizione che ogni giorno si sviluppa viepiù , i significati a quello sviluppo necessari.
In altre parole i comportamenti di questi genitori saranno in ogni istante “giusti” (naturalmente, spontaneamente, inconsapevolmente) rispetto ai bisogni psichici continuamente emergenti nei loro figli nel corso del loro sviluppo psichico infantile ed adolescenziale.
Aiutandoli perciò a diventare psichicamente adulti.
In un altro mondo naturalmente , in un altro mondo appunto.