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Come il DNA orienti lo sviluppo e la specializzazione delle singole cellule è noto.

E noti sono i processi biochimici che lo RNA messaggero innesca nelle singole cellule, attraverso le basi azotate guanina, uracile, adenina e citosina.*

Si tratta di trasmissione di informazioni genetiche le quali, attraverso dei processi biochimici noti, orientano lo sviluppo e la specializzazione della cellula.

Ma come fanno le informazioni genetiche che debbono orientate lo sviluppo psichico della coscienza a raggiungere le cellule a ciò dedicate e cioè i neuroni cerebrali ?.

E’ possibile che in questo specifico caso la trasmissione delle informazioni genetiche che orientano la crescita psichica della coscienza (e dei suoi neuroni) nella direzione del Sé dell’individuo sia di tipo quantistico.

E’ possibile, questa è una ipotesi, che ogni volta che un qualche elettrone, che fa parte delle molecole del codice genetico, cambia stato, a seguito di un input energetico prodotto da quel codice (che prosegue imperterrito per tutta la vita verso la finalizzazione della sua mission)  l’entanglement quantistico trasferisce questa informazione verso la coscienza ed i suoi neuroni.

Essendo bloccata la via della coscienza, a causa della sua condizione dissociativa, quella informazione (finalizzata alla crescita psichica della coscienza stessa) devii verso gli elettroni di cellule/organi bersaglio, energizzandoli.

Il linguaggio significativo della materia elementare del codice genetico ha così trasferito le sue informazioni negli elettroni delle cellule bersaglio.

Questi elettroni/informazioni, dislocate e deviate rispetto al loro obiettivo naturale (i neuroni), illuminano nella coscienza del dormiente delle tracce mnestiche trasformandole in simboli onirici.

Un linguaggio, quello della materia elementare del codice genetico, che si trasforma in un altro linguaggio, quello simbolico dei sogni.

I quali svolgono perciò, in altra forma, la stessa funzione che lo RNA messaggero svolge rispetto alle informazioni genetiche verso le cellule**.

Svolge la stessa funzione al fine di portare le informazioni genetiche del Sé dell’individuo al neurone corrispondente che ha già in sé innata la stessa informazione/significato.

Quando il simbolo onirico viene illuminato nel sogno la funzione intuizione della coscienza, funzione essa pure quantistica, traduce il linguaggio simbolico del sogno in un linguaggio “comprensibile” ai neuroni cerebrali.

E, non a caso quindi, comprensibile anche all’ego consapevole.

Quindi dal linguaggio della materia elementare del codice genetico al linguaggio simbolico dei sogni al linguaggio digitale dei neuroni.

Il quale viene trasformato a sua volta dalla coscienza stessa in ciò che capiamo, il significato del simbolo onirico (e per altro verso in ciò che odoriamo, in ciò che vediamo, in ciò che ascoltiamo, ecc.)

(*) E con ciò forzo, burlescamente o forse anche no, l’interpretazione osservando la similarietà numerica tra il numero di queste basi fondamentali e le quattro funzione psichiche della coscienza sviluppata.

(**) E non è perciò un caso che quando la coscienza ha raggiunto il suo sviluppo adulto (la c.d. coscienza del Sé) si smetta di sognare. Le informazioni genetiche hanno ormai raggiunto tutte la coscienza e completato ivi il suo sviluppo. Attingono da quì in poi la coscienza solo i sogni prodotti dalla comunicazione transferale dall’inconscio dell’altro all’inconscio dell’osservatore.

(scritto il 30/12/22)

 

 

 

 

 

 


 

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