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Una delle regole fondamentali della terapia analitica è che non debbono intercorrere rapporti sessuali tra analista e paziente.
Il fatto è che un rapporto d’amore e sessuale tra due soggetti è un rapporto di comunicazione talmente intenso a diversi livelli (affettivo, libidico, corporeo, subliminale , ecc.) da inibire qualsiasi altra possibilità di comunicazione terapeutica tra analista e paziente.
La “fusione” profonda tra i due da una parte inibisce la possibilità dell’analista di capire del paziente e dall’altra parte “soddisfa” in qualche modo il bisogno dell’inconscio del paziente di svelare dei suoi contenuti.
Per cui la sessualità tra i due rende inutile il prosieguo della terapia , almeno con quell’analista, e perciò si fa un danno al paziente che di problemi ne aveva tanti già di suo