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Si sa , o si dovrebbe sapere, che le coincidenze non esistono.

Esistono eventi che attirano per la loro particolarità od eccezionalità l’attenzione dell’inconsapevole osservatore.

Ed attirano l’attenzione in quanto eventi diversi i quali co-incidono temporalmente tra di loro sono portatori di significato.

Di significati che peraltro di solito non si capiscono o che è molto difficile capire.

Talune c. d. co-incidenze (per esempio due persone si incontrano , più volte  , “per caso” nello stesso posto  e nella stessa ora)   possono essere rappresentazione per esempio di una avvenuta sincronizzazione tra inconsci cioè dell’avvenuto instaurarsi tra gli  inconsci di quelle due persone di una connessione , di un legame di comunicazione.

Di un rapporto che insorge e che veicola affetto.

Connessione che prelude tra l’altro ad una trasferimento di informazioni da un inconscio  all’altro.

L’attivazione di un fenomeno di transfert tra i due inconsci (e tra i due esseri umani), insomma.

Oppure la c. d. coincidenza può essere anche rappresentazione di un qualche evento psichico di una certa rilevanza il quale  coinvolge gli  attori di quella co-incidenza.

 

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