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Per capire com’è fatta la coscienza occorre pensare ad un favo (a rieccolo!).

Una serie innumerevoli di piccoli contenitori praticamente vuoti (ed  ancora in formazione) nel momento della nascita.

Questi contenitori (singoli neuroni, singoli gruppetti di neuroni ??) sono avidissimi di informazioni, sono avidissimi di conoscenza , sono una specie di piccolissime spugne che assorbono attraverso i sensi, e non solo,  la qualunque (e la devastazione che  di solito purtroppo l’imprinting infantile fa della coscienza da ciò dipende).

Ciascun piccolo contenitore della coscienza è destinato ad uno specifico contenuto.

Un contenuto , un significato che i sogni con i loro simboli tentano, di solito invano, di infilarvi dentro.

Ogni significato del Sé, ogni significato che definisce la reale natura dell’individuo,  ha nella coscienza una sua casetta predestinata, preformata, geneticamente a ciascuno di essi destinata.

Tra l’altro è per questo che quando si comprende intuitivamente il significato di un simbolo o di un sogno si SENTE di aver trovato il significato giusto , il significato VERO di quel simbolo , di quel sogno.

Avendo intuito quello specifico significato si è semplicemente fatto centro, fatto goal, messo la palla in buca , messa la palla in canestro.

LETTERALMENTE.

Del resto per la legge di simmetria che riguarda sia la fisica che la psiche se l’inconscio si esprime per significanti e significati la coscienza non può che recepire che per contenitori e per contenuto.

 

 

 

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