.
Addomesticare:
L’addomesticamento è il rendere domestico , spesso con mezzi brutali e violenti, un animale selvatico.
Detto in modo sintetico è ciò che accade nel corso dell’imprinting infantile nel corso del quale, nella totale generale inconsapevolezza ed indifferenza (salvo che per il soggetto che quell’addomesticamento subisce) , si impedisce il processo di crescita psichica nel bambino/a impedendo al “selvaggio” Sé di sviluppare tale processo nella coscienza.
Nella totale inconsapevolezza ed indifferenza e nella più assoluta ignoranza si addomestica così l’individuo bambino/a inconsapevolmente “credendo” di impedirgli di diventare “un animale selvaggio” mentre invece gli si impedisce semplicemente di diventare un individuo psichicamente adulto.
Del resto non c’è altro da aspettarsi da individui psichicamente infantili in corpi di adulti.
Ammaestrare:
L’ammaestramento è l’addestrare allo sviluppo di una qual certa maestria.
Si può dire che in parte , ma solo in parte, è ciò che fa la terapia analitica nei confronti della coscienza del paziente.
La quale terapia ammaestra tale coscienza (la coscienza non l’individuo e nemmeno il suo ego) a sviluppare una particolarissima maestria cioè la capacità di interpretare i propri sogni grazie al sincronico sviluppo della sua funzione intuizione.
Funzione molto lontanamente simile svolge l’ammaestramento all’uso della propria creatività al fine di riuscire ad usare un qualche mezzo creativo per canalizzare tramite esso nella realtà (e quindi per riflesso nella propria coscienza) contenuti significativi del proprio inconscio.
Addestrare:
L’insegnare per emulazione all’uso con destrezza di particolari strumenti o attrezzi.
Istruire:
L’insegnare l’uso della funzione razionale, della razionalità, attraverso l’apprendimento di nozioni culturali.
Nessuna delle quali peraltro aiuta l’individuo nella ricerca di sé stesso .
Educare:
Ammaestrare all’apprendimento di regole soci-culturali senza alcuna valutazione della loro qualità.
Regole socio-culturali che insegnano al burattino a diventare un buon burattino negando perciò all’individuo la sua umanità.