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Forse i genetisti lo sanno e forse no ma in quell’elegante modello a forma di spirale due di quelle palline colorate che rappresentano i singoli geni del DNA probabilmente uno rappresenta il gene della ortodossia ed uno il gene della eterodossia.
Ciascun essere umano nasce con entrambi quei geni ed ad ogni bivio della sua vita , fin da subito dopo la nascita, i due genietti dibattono tra di loro:Uno , quello della ortodossia, mostra all’individuo la strada di destra , ampia, asfaltata , luminosa e leggermente in discesa .
Gli dice :"Guarda com’è affollata , guarda quanta gente la percorre !."
L’altro genietto tira invece quell’individuo per la giacchetta e gli mostra la strada di sinistra:Buia, piena di ostacoli e di curve nonché di aspre salite.
E quasi senza nessuno che la percorra.
E senza che nessuno sappia dove essa porti.
L’altro strilla:"Ma che sei matto ma non vedi com’è asperrima!. Guarda la bellissima strada di destra che tantissimi stanno percorrendo .E bada bene sono tutte persone ragionevoli e di buon senso."
Ma non c’è nulla da fare.
Quel’individuo imbocca fin dalla nascita chissà perché la strada di sinistra , saluta il genietto della ortodossia e della eterodossia tanto sa bene che al prossimo bivio se li ritroverà entrambi a fianco a dibattere tra di loro.
Forse sarà così e forse no ma la strada della eterodossia è la strada del mutamento e della evoluzione.
E’ anche la strada dei possibili disastri e dei burroni praticamente ad ogni passo.
La strada della ortodossia è invece la strada del già saputo e del già capito dagli altri.
Strada facile che non porta da nessuna parte o per meglio dire è una strada che stranamente ti porta sempre esattamente dove sei già.
In nessun luogo in particolare.