.
La coscienza neuronale parrebbe essere il luogo nel quale si memorizzano le esperienza vissute .Ed è facile pensare che esse ,un’ora dopo l’altra,un giorno dopo l’altro siano memorizzate secondo il loro ordine cronologico.
Il che rende la ricerca del ricordo antico lunga e tortuosa (ed uso queste due parole non a caso con riferimento ai percorsi neuronali) .
Una ricerca mnestica talora infruttuosa a causa della lunga sequenzialità di quella memoria.
Ma esiste anche l’accesso random .
Tanto per fare un esempio esso è il tipo di accesso che consente l’indice di un libro (leggi il numero di pagina dove c’è l’argomento che ti interessa e vai alla pagina a colpo sicuro).
E qui bisogna ipotizzare, o forse fantasticare ,dato che in questo campo non c’è nulla di certo.
Immaginiamo che la coscienza del Sé , la coscienza quantistica , composta da atomi e molecole e da una infinità di elettroni configuri il suo panorama quantistico ad immagine del Sé.
Come a dire che ogni cellula e neurone dell’organismo è “indicizzata” in quella coscienza ed ad essa connessa quantisticamente (grazie ai microtubuli di ogni cellula e neuroni).
Per dirla nuda e cruda essa è l’indice per l’accesso random (cioè IMMEDIATO) ad ogni cellula e neurone dell’organismo *.
Detto rozzamente: Ogni volta che un problema insorge in una cellula nello stesso istante esso è conosciuto dalla intera coscienza quantistica la quale elabora l’informazione ricevuta ai fini del problem solving e dà la dritta giusta al sistema biochimico della cellula il quale esegue.
Immaginiamo che la coscienza dell’individuo inconscio e dissociato da sé , privo di coscienza di Sé e quindi con una coscienza quantistica inattiva , sia una specie enciclopedia medica insieme a tutti i manuali medici e con tutte le informazioni che la rete può fornire (per esempio sia la coscienza di un primario ospedaliero).
Il quale , essendo dotato di grande intelligenza razionale, ha elaborato al massimo livello nella sua coscienza neuronale (essendo dissociato da sé solo quella gli funziona) tutte quelle informazioni.
Come funziona questa coscienza dissociata che abbiamo chiamato “enciclopedia medica” ?.
Ogni volta che in una cellula di quel primario succede qualcosa la coscienza neuronale attiva la elaborazione delle informazioni di cui è in possesso , ricerca sequenzialmente per i “lunghi e tortuosi cammini” neuronali la soluzione al problema e fornisce la risposta alla cellula dopo qualche microsecondo.
Probabilmente troppo tardi data la natura del problema.
Se quel primario fosse stato cosciente di sé la sua coscienza quantistica avrebbe dato la soluzione risolutiva alla cellula NELLO STESSO ISTANTE (grazie all’entanglement quantistico) IN CUI IL PROBLEMA INSORGEVA **.
(*) Ogni cellula ed ogni neurone ha un suo microtubulo il quale quantisticamente invia e riceve informazioni , dalla cellula e per la cellula , dalla intera coscienza quantistica (Tutti i microtubuli dell’organismo).
(**) Per dirla rozzamente si pensi ai tempi di reazione necessari al sistema organismo per intervenire quando un vaso del cervello cominci a trafilare microgocce di sangue in qualche parte di quel cervello (l’inizio di un ictus). Con possibilità di intervenire cioè prima che il fenomeno devasti irreparabilmente parti di quel cervello.