Mia nonna parlando di cose di cucina con le sue figlie raccontava che quando da giovane aveva le sue cose (di ciclo mestruale pareva allora sconveniente parlare) le sue famose preparazioni culinarie, si raccontava che fosse bravissima in cucina , non le riuscivano mai bene.

Qualcuna delle figlie aggiungeva allora che quando era di cattivo umore od era incazzata o depressa per qualche motivo preferiva non preparare la maionese in quanto, stante le condizioni del suo umore, la maionese non le riusciva mai.

Parevano allora mitologie, superstizioni e quant’altro.

Da quando, e sono oramai molti anni , interpreto i miei e gli altrui sogni comincio a cambiare idea su quelle cose.

Mi sono infatti talora accorto che  facendo una qualche procedura al computer o cercando di riparare qualcosa, benché avessi fatto le cose in modo accurato ed anzi le avessi accuratamente ripetute più volte,  le cose non funzionavano come avrebbero dovuto.

Ho imparato allora che è meglio rimandare l’operazione di qualche ora o di qualche giorno.

E ripresala dopo ore o giorni le cose allora funzionavano come dovevano. Eppure avevo ripetuto le procedure o la riparazione esattamente come avevo fatto prima.

Ho scoperto quindi che le cose prima non funzionavano in quanto c’era qualcosa nel mio stato d’animo che in qualche modo misterioso disturbava la buona riuscita dell’operazione.

In altre parole girava nel profondo dell’anima un qualche rododendro che si agitava cercando di venire fuori e farsi riconoscere.

Il rododendro, come ho già detto una volta, è un fiore ma è anche qualcosa che rode-dentro, qualcosa cioè che ci agita e che disturba la serenità dell’umore ed, in qualche modo che ci è inconsapevole, disturba i nostri comportamenti e le nostre azioni.

Un fiore metaforico quindi che cresce e si coltiva solo nel nostro interiore giardino.

Con l’esperienza ho imparato perciò che i movimenti dell’animo in qualche modo influenzano gli eventi ed in qualche modo misterioso li determinano.

Ed allora se facendo qualcosa vedo che la cosa non funziona anzichè incazzarmi ed incaponirmi , e quindi incazzarmi ancora di più, rimando a quando le acque di quel  “mare nostrum” interiore si saranno calmate.

 

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