La comunicazione terapeutica verso l’altro si compone per massima parte di comunicazione spontanea dell’analista insieme alle flusso delle intuizioni nel corso del dialogo ed alle componenti culturali e professionali necessari.
La parte assolutamente spontanea della comunicazione è però in assoluto la parte dominante del dialogo.
Accade che solo dopo avere espresso spontaneamente l’analista intuisca il significato veicolato dalla sua comunicazione spontanea e comprende quanto opportuna e “giusta” fosse la comunicazione di quello specifico significato in quel momento ed in quel contesto del dialogo stesso.