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In molti piccoli giardini delle tante villette che adornano il tessuto urbanistico delle città e delle campagne si notano talora delle piccole statuette riproducenti qualcuno dei sette nani della fiaba di Biancaneve.

In altri i sette nani sono presenti tutti quanti ed in taluni c’è perfino la statuetta di Biancaneve.

Queste graziose statuette richiamano la statuetta del dio Priapo (in parole povere un enorme fallo) che adornava i giardini dell’antica Roma.

Statuette questa e quelle con un intenso valor simbolico.

In età moderna è nato per “liberare” i nanetti nei giardini un comitato definito “Comitato di liberazione” dei nanetti dei giardini con lo scopo di “rapire” i poveri nanetti per richiederne un riscatto.

Oggi come oggi, vista le condizioni psichiche generalizzate in questa età moderna , sarebbe il caso di fondare invece il “comitato di liberazione dei Sé” allo scopo di liberare i tantissimi Sé penosamente e tragicamente imprigionati e repressi da coscienza dissociate , castrate e castranti.

Un vero e proprio movimento di liberazione che allievi le sofferenze dei tanti Sé repressi e castrati e dei tanti individui che inconsapevolmente vivono di quella castrazione le conseguenti sofferenze senza potere comprendere che la causa dei loro guai  è in loro stessi.

Per quanto possa sembrare strano tra il “Comitato di librazione dei nanetti” e l’ipotetico “Comitato di liberazione dei Sé” esisterebbe  una qual certa continuità (simbolica) di scopo .

 

 

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