La funzione dell’ambiente parentale infantile nei confronti dell’animaletto/bambino tutto istinti (e successivamente dell’ambiente sociale/scolastico) dovrebbe essere quello di addestrare la coscienza del bambino (e di conseguenza del suo ego) a controllare le proprie reazioni istintuali.
Il livello del controllo ha una vasta range di possibilità.
Si va , al livello zero, al controllo assoluto, mortifero e totalmente castrante nei confronti dell’inconscio, della sua istintualità, delle sue reazioni emotive e sentimentali fino (al livello opposto) alla totale incapacità di controllo delle reazioni istintuali (e siamo già ampiamente nel campo delle psicopatie e delle psicosi).
L’addestramento della coscienza del bambino (e quindi del suo ego) è in gran parte cosa molto diversa della cosiddetta educazione.
L’addestramento viene operato, e le sue strutture nella coscienza e nell’inconscio costruite, grazie ai linguaggi inconsapevoli veicolati dai comportamenti inconsci dell’ambiente parentale infantile i quali comportamenti veicolano le omologhe strutture già operanti nelle coscienze dei genitori che a loro volta hanno acquisite passivamente nelle rispettive infanzie.
L’educazione del bambino viene imposta invece ed anche attraverso linguaggi coscienti (ma pure essi altamente significativi) che, in molti modi diversi talora anche contraddittori, vanno a rinforzare la comunicazione inconsapevole dell’addestramento suddetto.