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Dice il sogno:”Sto male, ho senso di soffocamento ed allora torno a casa e mi metto in salotto. Un uomo sta lavando il pavimento e mi presenta il conto del lavoro che ha fatto”.
Il sogno, grazie ai simboli ed alla atemporalità dell’inconscio, rappresenta il “soffocamento” che la castrazione primaria ha operato ed opera sul Sé inconscio ed il fatto che tale complesso può operare grazie all’alimentazione energetica che gli fornisce il Sé stesso.
In questo sogno si fa una sorta di assimilazione tra l’inconscio ed il Sé riprendendo una ipotesi prima quì formulata.
Il complesso di castrazione inflitto , nella infanzia per coartata emulazione dall’ambito parentale ,si perpetua poi nell’adulto in una forma profonda di feroce autolesionismo che può manifestarsi , a livello di comportamento, in modi più espliciti.
Si noti che il disvelamento di questo meccanismo inconscio è possibile solo quando “Il Sé torna a casa” cioè dopo che si è preso coscienza di sé.
A proposito della citata atemporalità dell’inconscio il sogno mette insieme nella sua narrazione fenomeni psichici appartenenti cronologicamente a tempi molto distanti tra di loro includendo in sè passato , presente ed immediato futuro, indifferentemente, in un unico “minestrone”.
Una cosa questa che fa venire in mente la sovrapposizione quantistica.