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La premessa è quella consueta:Qualsiasi cosa sia stato costruita dagli esseri umani nella realtà essa è , com’è fin troppo ovvio, un prodotto della loro psiche e perciò è e diventa di colpo non appena realizzata una rappresentazione simbolica di un qualche meccanismo di funzionamento di quella psiche.
Osserviamo allora , in forma molto schematica , il funzionamento del sintonizzatore della tv che c’è in salotto.
Il sintonizzatore è stato costruito per memorizzare nella sua memoria tutti i “nomi” dei segnali (frequenze/canali) che riceve dall’antenna.
Quando l’utente con il telecomando attiva un canale tv il decoder pesca dal sintonizzatore il segnale dalla frequenza/canale richiamato dall’utente , traduce il segnale criptato in segnale non criptato e la scheda della tv traduce a sua volta quel segnale in immagini, suoni e colori.
Cosa succede nel rapporto tra i contenuti dell’inconscio e la coscienza quando quest’ultima non è paralizzata dai suoi blocchi e resistenze ?.
La coscienza è geneticamente predisposta per ricevere dall’inconscio i suoi contenuti istintuali.
Esattamente come il sintonizzatore tv il quale è predisposto per ricevere le varie frequenze.
Se però al sintonizzatore non arriva dall’antenna alcun segnale quella predisposizione non serve a nulla e nulla la tv potrà trasmettere.
Così nella coscienza .
Se a ciò che è geneticamente predisposto non arriva il “segnale” dall’inconscio quella predisposizione non entrerà mai in funzione.
Nessun istinto attiverà e vivificherà mai la coscienza.
Affinchè il contenuto dell’inconscio raggiunga la sua location nella coscienza (come si è detto a ciò già predisposta) è necessario che quel contenuto inconscio venga “tradotto” dal suo “decoder”.
A ciò provvede la funzione intuizione che trasduce il contenuto simbolico dell’inconscio (così come veicolato dal ogni singolo sogno) in significato che si allocherà nella sua location nella coscienza.
Inizia così a formarsi ed ad attivarsi la coscienza del proprio Sé.