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- Si tenga presente che non esiste e non può esistere un “dizionario” dei simboli. Soccor-re qui la definizione che dei simboli dà Claude Levi-Strauss: “I simboli non hanno una significazione intrinseca ed invariabile , non sono autonomi nei confronti del contesto. La loro significazione è anzitutto di posizione” – Da   “Il crudo ed il cotto”.

- Il simbolo “=” nel contesto seguente significa: Risultato di una interpretazione solo intuitiva).

 

- “Per pagare il conto io uso la carta di credito però si perde un sacco di tempo.Il titolare deve andare via da un’altra parte ha fretta .Insomma prova più di una volta .La prima volta va, la seconda volta la macchina fa i capricci ed anzi  spunta fuori un lungo spuntone che punta sulla mia carta di credito per traforarla, tanto da non riuscire  a pagare  ed allora il titolare  monta in auto per andare via ed io vado verso la mia e mi scanso che ha fretta e va  via”. = A causa del complesso di castrazione ho già pagato .Ora non più in quanto esso è ormai superato:-  Il titolare e la sua macchinetta castrante= Il complesso di castrazione ed il suo costrutto castrante nella coscienza.

 

- “In quartiere popolare degradato ci sono dei ragazzi vestiti con lunghe strisce di cartta dal collo fino ai piedi come i selvaggi.Chiedo perché e dicono che si stanno preparando per un carnevale” = In una coscienza dissociata le tante  protesi del falso sé (i finti selvaggi).

 

-“ Guardando dall’alto di una finestra si vede in fondo sul bordo strada una donna che piange accucciata che abbraccia  una bambina. Si avvicina un brutto ceffo che le prende la bambina e va via.Si avvicina un altro uomo ed insieme entrano in un portoncino e vengono fuori vestiti diversamente come se si fossero ricoperti con dei teli bianchi”.= La sottrazione alla coscienza della possibilità di crescita psichica (la bambina) da parte dei complessi di castrazione materni e paterni.I quali poi si travestono per far figurare come causa di ciò le incolpevoli ed inconsapevoli figure materne e paterne.