Secondo alcune versioni del mito greco Prometeo,l'eroe, è amico del genere umano e spinto da questa sua amicizia e per aiutare gli uomini ruba il fuoco agli Dei per poi donarlo ad essi .
Il mito dice che per punirlo di questo suo gesto di generosità egli viene legato ad una rupe e di giorno un’aquila gli mangia il fegato che però di notte ricresce in modo che al mattino dopo il supplizio riprende.
Epimeteo , il maldestro, invece è uno dei fratelli di Prometeo, figli entrambi della stessa madre che alcuni miti individuano in Climene, altri in Asia ed altri ancora in Era.
Epimeteo è chiamato anche “il maldestro” per le sue scarsissime attitudini che sono all’opposto rispetto a quelle del fratello Prometeo.
Una delle interpretazioni possibili di questa coppia mitologica è che Prometeo rappresenti il Sé il quale per favorire la crescita psichica degli uomini “ruba il fuoco agli Dei” cioè accede ai “roventi” contenuti dell’inconscio pescando in quel magma i simboli ed i significati necessari a quella crescita.
Il suo opposto, il fratello Epimeteo , il maldestro, potrebbe allora rappresentare il falso sé che induce nell’uomo l’errore e la falsità.