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Occorre partire dalla consapevolezza che le coscienze , le psiche dissociate sono una specie di belve feroci.
Di una ferocia e di una determinazione che il “sottostante” ego è ben lungi dal nemmeno immaginare.
In taluni casi questa ferocia diventa comportamenti ed in questo caso l’individuo che infligge dolore e sofferenza sta “solo” agendo le coazioni incontrollate ed incontrollabili della propria psiche.
Partendo da questa consapevolezza è possibile che i danni che l’imprinting infantile e l’ambito parentale infliggono alle psiche dei bambini sia dovuto a troppo amore.
Nel senso che i comportamenti parentali tenderebbero, per un eccesso di amore ,per un eccesso del desiderio inconscio di proteggere e di difendere il nuovo venuto/a , a rendere il bambino/a assolutamente ben adattato all’ambiente (psichico) nel quale egli viene a nascere allo scopo di evitargli gli attacchi feroci che un “intruso” non adattato o non adattabile o troppo riottoso a farsi omologare subirebbe dall’ambiente stesso.
Per troppo amore quindi, per una ineluttabile necessità.