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Si premette che chiunque (compreso questo marginalissimo ed occasionale  ricercatore dilettante)   creda di aver detto o di poter dire una parola definitiva relativamente al campo della psicoanalisi è uno che ambisce alla clinica psichiatrica.

E non ccme primario ma come paziente.

Parliamo ora della libido che dell’amore è parente stretta.

Di essa non si parla nei libri di anatomia né in quelli di fisiologia né in quelli di biochimica.

Per quanto se ne sa non attiene ai circuiti arteriosi e venosi, non attiene al circuito linfatico, non attiene al sistema nervoso né centrale né periferico.

Non è liquida né solida né gassosa.

E’ energia.

Insieme fisica, psichica , sessuale.

E' energia ed informazione.

E’ “oggetto” che si manifesta simbolicamente nei sogni e del quale la coscienza DEVE prendere atto.

Prenderne cioè coscienza.

E’ probabilmente una delle primissime cose delle quali si deve prendere coscienza per potere iniziare il percorso di crescita psichica.

La coscienza può avere rispetto alla libido due atteggiamenti che si pongono agli estremi opposti di un range.

Il primo atteggiamento su uno degli estremi di quel range è la libidofobia che è uno dei tanti tratti caratteriali distintivi del complesso di castrazione che attanaglia la psiche dissociata.

Sull’altro versante del range c’è la coscienza di Sé.

In mezzo c’è tutta la varietà dei caratteri e delle personalità di ogni essere umano siano essi definibili come  normali o come patologici.

Dato che la razionalità più o meno sa cosa non è la libido  si può immaginare che la sua fonte possa essere nei campi poco esplorati sia della materia elementare della quale è composta ogni cellula dell’organismo sia per altri versi del codice genetico individuale.

Come ogni contenuto dell’inconscio che  la coscienza non abbia potuto integrare in sé anche relativamente alla libido essa è in grado di costruire razionalmente una protesi, un sostituto artificioso ed artificiale.

Un fantasma fantomatico e patetico della libido.

Tanto per fare un esempio esiste l’amore ma anche ciò che sembra amore ma è tutta un’altra cosa.

 

 

 

 

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