.

Le sfere cinesi sono delle sfere di avorio finemente incise.

Dentro la sfera esterna è intagliata un’altra sfera più piccola dentro al quale  a sua volta è stata intagliata un’altra sfera. E così via.

Un lavoro artigianale di incredibile accuratezza e difficoltà nel quale ciascuna sfera può girare in ogni direzione all’interno della sfera che la contiene , senza alcun vincolo tra una sfera e l’altra e con la semplice spinta dall’esterno da una della tante finestrelle intagliate in ciascuna  sfera.

Questo piccolo oggetto di artigianato cinese è una bella rappresentazione simbolica della coscienza dissociata.

Quest’ultima infatti sulla base degli imput che le pervengono dalla realtà sensibile agisce , con le sue infinite coazioni a ripetere, l’ego e l’individuo che la possiede ma che dalla quale è in realtà posseduto.

Senza alcun vincolo interno che la colleghi e la stabilizzi alla istintualità dell’individuo, ai contenuti del suo inconscio e del  suo Sé.

Si sta osservando un piccolo gruppo di bambini nella sala di un ristorante nella quale sono anche i relativi genitori.

I genitori chiacchierano amabilmente tra di loro , scherzano, ecc. mentre i bambini giocano in un angolo della sala.

Tra i genitori il vociare allegro aumenta e diventa più intenso e in corrispondenza i giochi del bambino si fanno più agitati, più pericolosi, più violenti.

Gli imput inconsapevoli provenienti da quei genitori eccitano le coscienze dei bambini che agiscono nei loro comportamenti sempre più irritanti e scoordinati,  le pulsioni delle loro piccole coscienze dissociate.

Inciso:

La notte successiva questa fastidiosa cena mi è venuta in mente durante un risveglio notturno la metafora delle sfere cinesi. Poiché la cosa continuava a ronzare in testa ho deciso di appuntare la cosa su un notes e guardando l’orologio ho visto che erano le ore 3,14. (3,14…  è la costante matematica, chiamata anche P greco, che serve per calcolare la circonferenza e la superficie dei cerchi nonché la superficie ed il volume delle sfere. Appunto ).