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Ad un certo della sua evoluzione il cervello fa un salto evolutivo e scopre che esso può elaborare le informazioni di cui è in possesso non grazie ai soli circuiti neuronali, capaci di elaborare solo le informazioni settoriali gestite dai singoli circuiti , ma può elaborare ad una velocità impensabile TUTTE le sue informazioni in modalità quantistica.
Comincia così , con ogni probabilità la formazione della funzione egotica.
Nasce cioè l’ego ed il senso di identità.
La funzione egotica è nata cioè quando il cervello ha imparato ad elaborare quantisticamente tutte le informazioni di cui era in possesso.
Di essa non si troverà forse mai traccia nella complessa anatomia cerebrale (come accade per la localizzazione anatomica di talune funzioni grazie agli strumenti delle neuroscienze) in quanto l’ego , la funzione egotica , non è funzione cerebrale ma bensì funzione psichica.
Frutto cioè della interazione quantistica tra tutte le informazioni in possesso del cervello.
Il computer biologico , che chiamiamo cervello neuronale, da sempre elabora informazioni ed interagisce con tutto l’organismo.
Il risultato di tutto quell’elaborare all’inizio affiorò , geneticamente sospinto, spontaneamente alla percezione e venne chiamato qualche millennio dopo “pensiero”.
E quando il cervello , a forza di elaborare in tutti i modi che gli erano possibili, , imparò a governare quella elaborazione e ad orientarla a suo piacere (molti millenni dopo) ciò venne chiamato “EGO” (o funzione egotica).
La macchina biologica che si autofà soggetto e fa diventare soggetto la macchina biologica molto più grande che la contiene chiamata "individuo", chiamata "essere umano" .
Ma è solo una parte del lavoro.
Resta ora ,da parte della macchina biologica chiamata "essere umano" e del suo ego, la SCELTA se affrontare il percorso, geneticamente determinato esso pure, per diventare cosciente di sè e diventare quindi anche psichicamente individuo o restare uomo massa psichicamente indistinto ed indifferenziato da tutti gli altri..