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Si dice di ragazzi ribelli che non tollerano limiti e vincoli.
Nasce dal gergo equino e viene riferito a cavalli particolarmente irrequieti che non tollerano la cavezza sul collo e tanto si agitano finché non se la tirano via: S-cavezza-colli appunto.
Dicesi anche di uomini e donne che non tollerano cavezze simboliche o imposte da teorie superate che impediscono loro di prendere coscienza di sé.*
(*) E questa me la sono inventata qui ed ora e c'azzecca molto con la psicoanalisi e con le scuole di formazione.
(scritto il 7/1/23)