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Il transfert non è nato ovviamente con la psicoanalisi.

Ma ben prima di essa e sicuramente ben prima che la psicoanalisi ne scoprisse l'utilità terapeutica.

Dato che esiste ben prima della psicoanalisi a cosa serve questa funzione nel mondo animale?.

Questa è una ipotesi in parte fondata su alcune osservazioni sul campo.

Parrebbe che la funzione del transfert consista nell'inviare informazioni percepite dalla coscienza dalla realtà sensibile al proprio inconscio affinché le comunichi agli inconsci degli altri animali, non necessariamente della stessa specie, allo scopo di metterli all'erta.

E quando percepite dall'inconscio altro quelle informazioni passano alla coscienza ed allertano quindi l'animale di un pericolo in arrivo.

Pericolo che l'individuo di cui al primo inconscio aveva avvertito per primo e da tempo.

Questo meccanismo è attivo se tra inconscio e coscienza esiste un rapporto di comunicazione continuo e costante.

Non funziona ovviamente quando la coscienza è dissociata dal Sè.

Come funziona il transfert ed il controtransfert nel corso della terapia?.

L’inconscio altro comunica del “pericolo” (Il suo stato patologico) all’inconscio dell’osservatore.

Queste informazioni si rappresentano nel sogno transferale dell’osservatore e la sua interpretazione intuitiva passa alla sua coscienza.

Ed il controtransfert comunica l’informazione mutagena su quel “pericolo” alla coscienza dell’interessato.

                                      (scritto il 15/12/23)

 

 

 

 

 

 


 

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