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Definiamo convenzionalmente “realtà uno” la realtà sensibile , la realtà cioè che vedono e vediamo tutti pur nel differente e personalissimo carico di proiezioni con il quale ciascuno la deforma e la torce alla propria condizione psichica.
Definiamo “realtà due” la realtà della psiche individuale , la realtà dell’inconscio e della coscienza di ciascuno.
Essa si rappresenta volta a volta in forma simbolica nei sogni dell’individuo e nei sogni dell’altro che con l’individuo abbia instaurato un rapporto subliminale di comunicazione denominato transfert.
La realtà due è il motore dell’individuo in ogni qualsiasi aspetto della sua vita , dei suoi pensieri, delle sue emozioni e dei suoi sentimenti, delle sue azioni , di qualsiasi suo comportamento o sintomatologia.
La realtà due è in sostanza il motore profondo ed unico della vita dell’individuo.
Motore alimentato in parte e con diverse modalità della sua libido , cioè dalla sua energia fisica, psichica e sessuale ed in parte dagli imputs che a quel motore pervengono dalla realtà uno , imputs che quella psiche non è in grado di controllare e dei quali è vittima inconsapevole.
Quel motore dispone inoltre della durata, genetica o diversamente programmata (in senso peggiorativo) , della vita dell’individuo stesso.