Ogni nuova esperienza vissuta “entra” nella coscienza percettiva e lì lascia la sua traccia permanente.

Se il rapporto tra l’inconscio e la coscienza funziona (funzionano i sogni e funziona la funzione intuitiva) dopo un po’ un sogno porterà alla coscienza il significato di quella esperienza vissuta.

Quale che essa sia.

In quell’istante l’esperienza vissuta attraverso la percezione sensoriale (la coscienza percettiva) ed il significato di quella stessa esperienza, ivi portato dal sogno e dalla funzione intuizione, realizzano e concludono un processo chiamato “presa di coscienza dell’esperienza vissuta”.

Questo processo si ripete (si dovrebbe ripetere) per ognuna delle infinite varietà di esperienze che ciascun individuo vive a partire  dal momento della nascita.

 Se però qualcuna delle esperienze vissute nella prima o primissima infanzia blocca il rapporto tra inconscio (e gli istinti) e la coscienza e paralizza inoltre lo sviluppo della funzione intuizione i sogni continueranno per tutta la vita a portare alla coscienza , completamente inascoltati,  i significati delle esperienze vissute i quali si accumuleranno sotto forma di rimosso e di energia non integrata nell’inconscio stesso.

Ma non basta.

Quel blocco infantile impedirà inoltre che i contenuti rappresentativi del Sé dell’individuo , i significati che definiscono la reale natura dell’individuo stesso, non potranno descrivere e definire a quella coscienza ed in quella coscienza  quale sia la reale natura di quell’individuo.

Per cui egli non avrà mai coscienza di sé e da sé sarà sempre alieno ed alienato.

Tutto ciò creerà progressivamente un gap energetico e significativo sempre più intenso tra inconscio  e coscienza.

Che in qualche modo , in molti modi , dovrà trovare una forma di espressione nella realtà dell’individuo.

E cioè nei suoi comportamenti più o meno devianti, nella sua ideazione , più o meno delirante, nei suoi sintomi fisici e mentali, nella distorsione della sua capacità di percepire sé stesso, nella distorsione della sua visione del mondo, nella distorsione dei suoi rapporti con gli altri e con la realtà.

Senza che il suo ego cosciente si possa accorgere di queste distorsioni in quanto la sua coscienza non ha in sé termini di paragone per poterne valutare la patologia.

 

 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Febbraio 2020