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V. Orban, nella sua incrollabile fedeltà nei confronti degli interessi di Putin e della Russia e nell’ambito della sua missione di agire come quinta colonna all’interno della Unione Europea, opera allo scopo di tutelare quegli interessi contro gli interessi di tutti i popoli che di quella Unione fanno parte e contro l’interesse stesso del suo popolo.
Posto di fronte al dilemma se rinunciare a 10 miliardi di euro e cedere qualcosa rispetto agli interessi di Putin è sceso ad un compromesso ed ha privilegiato gli interessi economici della Ungheria (ma non quelli dei diritti civili, sociali ed umani del suo popolo) contro l’interesse di Putin.
E, in cambio di quei 10 miliardi, si è astenuto nel voto che ha deciso di accettare l’ingresso della Ucraina nella Unione.
E’ la prima forte sconfitta di Putin e delle sue mire espansioniste che hanno l’obiettivo tra l’altro di sabotare in ogni modo possibile sia l’Unione Europea sia il suo possibile allargamento verso Est.
Ovviamente Orban usa ed userà il suo diritto di veto (il più grande regalo che l’Unione Europea potesse fare ai nemici della Unione) per impedire che l’Unione stessa finanzi con 50 miliardi di e. la disperata difesa della Ucraina dalla invasione russa.
E si capisce così che le guerre si possono combattere in molti modi diversi.
Per esempio per procura in ogni parte del mondo.
Sfruttando per esempio le precarie condizioni mentali dei repubblicani Trumpiani o quelle di molti leaders di partiti europei i quali coltivano la stessa visione distorta, folle e paranoica del mondo coltivata da Trump.
E facendoli così alleati, più o meno consapevoli di regimi oligarchici ed autoritari i quali considerano la democrazia e la libertà mortali nemici.
Per cui lo scontro, la vera guerra mondiale, che si spera continui a restare fredda, è, è stata e sarà tra regimi autoritari che opprimono i loro popoli e le democrazie.
Che sono viste da quei regimi come una infezione mortale da combattere in ogni modo possibile.
(scritto il 17812/23)