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Se , come dice Lacan, l’anoressica “mangia il niente” essa non ci sta forse dicendo che la sua coscienza non è assolutamente in grado di integrare nulla dei contenuti del proprio inconscio? .

Cioè che la sua coscienza “mangia il niente” rispetto ai contenuti istintuali del suo inconscio in quanto  da quei contenuti  profondamente dissociata.

E ciò a causa sia del completo  azzeramento della propria  capacità intuitiva  sia a causa delle potenti resistenze castranti.

Resistenze castranti che si inverano nella somatizzazione comportamentale del rimettere il cibo assunto.

La psiche dell’anoressica parrebbe perciò  essere afflitta da un potente complesso di  castrazione il quale sta tentando di distruggere lentamente l’individuo che nella sua psiche lo ospita.

 

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