Gilberto è un maschietto bianco e nero ed Annetta è una femminuccia con gli stessi colori.

Continuano a frequentare il giardino fino a che il padre, una grosso maschio molto aggressivo e litigioso nella difesa del territorio ( e delle femmine che vi gravitano), non appena percepisce che Gilberto ed Annetta hanno  quasi raggiunto la maturità sessuale  comincia ad inseguirli ferocemente, anche mordendoli, allo scopo di scacciarli dal suo territorio.

Dopo un po’ la femmina capisce l’antifona attraversa ala strada e va verso altri territori meno contesi.

Gilberto invece terrorizzato si nasconde appena intravede il padre e riappare alla sua scomparsa.

Cresce così, fuggendo spaventato ogni volta che intravede un maschio adulto.

L’eccessiva aggressività paterna lo ha segnato nella psiche lasciandolo con un carattere privo di difese, con scarsa aggressività, con eccesiva timidezza ed afflitto da uno stato permanente di paura e di ansia.

La causa iniziale del disturbo psichico è con tutta evidenza l’eccessiva aggressività e brutalità paterna.

Asdrubale invece è un piccolo cucciolo tigrato che un giorno arriva zoppicante.Ha subito la frattura netta del femore posteriore sinistro.

Viene operato e curato e riprende la funzionalità dell’arto.

Crescendo manifesta un carattere timido e pieno di paure , fugge davanti all’aggressività degli altri maschi adulti , preferisce passare il suo tempo dormendo sul divano, diversamente dagli altri gatti dediti alla esplorazione ed al gioco.

Anche qui, in tutta evidenza, è il trauma fisico (con tutto quello che ne è conseguito)  a de-formare il carattere impedendo lo sviluppo normale della istintualità felina.

Nel senso indicato , nei gatti come negli esseri umani, un trauma iniziale è responsabile del danno nei riguardi di una normale crescita psichica  e della  integrazione completa del proprio Sé.

Trauma (da intendere non come l’interruttore iniziale maledetto oppure  salvifico) ma nel senso di un genitore troppo aggressivo oppure di un genitore poco o nulla amorevole oppure di un trauma fisico rilevante.

O comunque esperienze vissute nella prima e primissima infanzia in una ambiente parentale inadeguato , esperienze che hanno strutturato nella coscienza costrutti in qualche modo o in vari modi castranti e che configurano anella coscienza atteggiamenti di indisponibilità o ostilità nei confronti dei contenuti dell’inconscio impedendo così in primis lo sviluppo della funzione intuizione , strumento essenziale per l’integrazione di quei contenuti e la presa di coscienza di sé.

 

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