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“Brama , dio degli dei, un giorno decise di ricreare il mondo , dopo una delle sue periodiche dissoluzioni, ed allora egli generò Visnù affinchè quest’ultimo presiedesse a questa operazione.
Visnù per potere assolvere a quel compito aveva bisogno però delle istruzioni contenute nei Veda o libri mistici .
Ma i Veda erano stati sprofondati in fondo al mare !.
Visnù allora si incarnò in una balena e tuffandosi fin nei più profondi abissi riporto a galla i sacri libri.”
Se la balena rappresenta l’inconscio il testo mitologico ci dice che i suoi contenuti, le istruzioni , i contenuti del Sè , il Veda appunto, pre-esistono in un preinconscio , in un prepsichico .
Presumibilmente nel codice genetico individuale.
E l’inconscio (“animato dal dio Visnù”) è là, nelle profondità del mare, nelle profondità del prepsichico, che deve andare a recuperare quei contenuti che poi si rappresentano in forma simbolica nei sogni e che successivamente la funzione intuizione trasforma in significati.
Il mondo che periodicamente, secondo il mito si dissolve, tanto ricorda i cicli di morte e rinascita che periodicamente accompagnano i processi di crescita psichica.