Il soggetto,  nel setting terapeutico ma non solo, grazie alla consuetudine del rapporto comunica a vari livelli ed in varie modalità  con l’analista.

Tali vari livelli di comunicazione possono anche essere letti come una serie di tentativi  della coscienza del soggetto , tentativi inconsapevoli per l’ego ,   di testare la psiche dell’analista.

 Le risposte di comunicazione dell’analista stesso verso il soggetto sono perciò una specie di feedback che opera nella coscienza del soggetto costruendo in essa, un po’ alla volta , un modello emulativo della psiche dell’analista stesso.

Si costruisce cioè nella  coscienza paralizzata  del soggetto una nuova porta “dall’inferno verso il paradiso”, si costruisce cioè in essa una nuova ed assolutamente insolita e singolare opportunità di mutamento.

Un nuovo varco nei confronti dei contenuti repressi dell’inconscio del soggetto.

A partire dal momento in cui questo evento tutto interno alla coscienza del soggetto comincia a strutturarsi quello che è il dialogo tra il soggetto e l’analista diventa anche un dialogo tutto interno alla coscienza del soggetto tra la parte di essa bloccata e la nuova opportunità che in essa si va via via strutturando.

 

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