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L’essere umano è il mondo della duplicità, il mondo degli opposti.

Per quanto fetente ed orribile sia il suo comportamento, ciò che appare a tutti, nel fondo del suo inconscio (gli ingenui direbbero “del suo animo”) c’è un altro essere di tratto totalmente opposto all’essere fetente, che così appare ad ognuno.

Difficile tirarlo fuori, forse talora impossibile.

Ma una certezza c’è.

Quest’altro essere, opposto al fetente che ogn’ora si  manifesta,  esiste.

Anche se ciò sembra talora davvero impossibile, impensabile.

Il mondo degli opposti è costituito da una parte dal mondo dell’esperienza vissuta , talora atroce ed orribile (ed allora da essa è tracciato l’orribile essere  visibile) e dall’altra parte dal  mondo dell’essere profondo , il Sé  che dalla Natura profonda di quello stesso individuo trae vita e che quelle esperienze atroci hanno reso agonizzante , moribondo,  talora purtroppo già morto.

Ed allora si capisce che la ferocia dell’essere umano (della quale esso è purtroppo esperto al massimo grado) è l’espressione del grido straziante di dolore di quell’altro essere in lui agonizzante.

L’essere strazia perché è straziato.

E talvolta in quello strazio, quello che egli soffre inconsapevole, e quello che infligge all’altro follemente si crogiola .

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