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E , tic e tac, tic e tac , esso scandisce le pene della vita.
Il tempo classico, degli orologi e dei calendari, attualizza una ora dopo l'altra, un giorno dopo l'altro, il tempo cristallizzato dello stato quantico degli elettroni sovraeccitati, e rimasti sovraeccitati fin dal tempo della loro attivazione in questo stato innaturale, nei corrispondenti neuroni.
Chiudendo questi ultimi per sempre.
Stato innaturale imposto dall'imprinting infantile dopo la nascita e nel corso della vita del nuovo nato oppure così strutturatosi a causa del codice genetico dello stesso, al momento in cui le corrispondenti cellule neuronali si sono formate nel feto.
Una memoria antica o addirittura arcaica (e parliamo di millenni) che si attualizza ora dopo ora, giorno dopo giorno, nella vita quotidiana dell’individuo.
Una specie di condanna ad orologeria che, un giorno dopo l'altro, viene inflitta continuamente e continuamente affligge, in molti modi possibili, quella vita.
Chiudendoli per sempre?.
Per sempre !!??.
Poi un giorno quell' individuo, la sua coscienza, resa ottusa da quella infanzia o da quella nascita , capisce il significato di un simbolo onirico.
E quegli elettroni sovraeccitati si acquietano, finalmente!, nel loro stato naturale , quel neurone accoglie in sé quel significato e lo cortocircuita con lo stesso significato ivi innato.
Ed un sintomo organico recede.
Si può credere a tutto ciò?.
Se io non fossi io direi di no.
Direi che è pura fantasia.
Non avendo prove ma solo intuizioni per sostenere tutto ciò.
E non avendo alcun modo per una verifica sperimentale.
Appare ciò perciò fantasia o forse delirio.
Eppure provare* non costa nulla e può salvare vite.
(*) E provare significa terapia analitica nel caso di problemi mentali e terapia analitica e sinergica terapia clinica nel caso di patologie organiche severe.
(scritto il 10/1/23)