Non potendo integrare i contenuti inconsci che descrivono la totalità reale dell’individuo la coscienza (allo scopo di costruire adattamenti utili alla sopravivenza comunque sia dell’individuo) struttura in sé costrutti artificiosi, artefatti, i quali definiscono una immagine dell’individuo costruita su ciò che la coscienza stessa CREDE essere l’individuo sulla base delle informazioni ricevute su di esso dall’ambiente parentale infantile.
Questo costrutto ,in pratica una protesi del Sé, è il falso sé.
Il quale nel corso dell’infanzia e subito dopo sprofonda nell’inconscio e così facendo energizza per tutta la vita il corrispondente costrutto nella coscienza.
Esistono una quantità infinita di falsi sé possibili.
Una delle forme simboliche con le quali esso si manifesta nei sogni è “il cadavere”.
Qualcosa cioè di morto ed è questo morto putrescente che induce, attraverso la coscienza che ne infetta ,i comportamenti, i pensieri, ecc. dell’individuo il quale di ciò è la vittima inconsapevole, il portatore pur sano.