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Interpretando un sogno è venuto in mente un vecchio episodio che ORA mi rendo conto essere stato un fenomeno di sincronicità*.
All’epoca , avevo iniziato l’autoanalisi da un paio di anni, e non avevo assolutamente capito che si trattasse di una cosa del genere non essendomi mai imbattuto in questi fenomeni .
Per quanto mi ricordi.
Era successo che avevo parcheggiato in una grande parcheggio in una desertica zona industriale in quanto avevo avuto l’impressione che che uno dei fari anteriori dell’auto non funzionasse.
Allora ero sceso dalla macchina lasciando il motore acceso e girando per andare davanti l’auto le quattro sicure degli sportelli erano scattate insieme bloccandoli e io ero restato chiuso fuori dall’auto.
Con il motore acceso !.
Mi guardo intorno in quel deserto pomeridiano e mi dirigo a piedi verso una lontana stazione di servizio.
Chiedo di prestarmi un qualche attrezzo metallico e , tornato all’auto, rompo uno dei vetri posteriori e finalmente riesco ad aprire l’auto e rientrare in essa.
Dicevo che avevo cominciato da circa un paio di anni questo lavoro di ricerca ed ora capisco che quel fenomeno di sincronicità mi rivelava che era iniziato da parte del mio Sé l’assalto alla coscienza dissociata e castrante che gli rifiutava ferocemente l’accesso (l’accesso ai suoi significati).
(*) Sarebbe interessante capire il rapporto e le connessioni tra psiche e sua trasformazione e le evoluzioni della memoria.