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Il processo di crescita psichica si può descrivere con la metafora del viaggio in treno.

La locomotiva (il Sè) trascina il processo lungo i binari (il progetto genetico).

L’individuo, il viaggiatore, osserva dal finestrino il paesaggio continuamente mutevole.

Ogni stazione (ogni idea, ogni intuizione, ogni teoria, ogni ipotesi) è sempre diversa rispetto alla stazione precedente.

Sempre di stazioni si tratta ma ognuna diversa dall’altra.

Che senso ha in questo processo di continuo MUTAMENTO parlare di COERENZA?.

La coerenza è il frutto di una coscienza immutabile ed immutata, congelata e mummificata nella struttura malata che l’imprinting gli ha imposto.

Contro la vita, l’interesse e la salute dell’individuo stesso che a quell’imprinting non poteva ovviamente opporsi.

Agendo, al più, labili, inconsapevoli ed inutili resistenze come i pianti irrefrenabili (incomprensibili a tutti) dei bambini o la riottosità ed il ribbellismo degli adolescenti.

                            .                                              (scritto il 29/6/24)

 

 

 

 

 

 


 

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