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Un giorno si scatena un violento quanto insolito  temporale .

Lampi e tuoni potenti , pioggia violenta e vento fortissimo.

La nonna gatta terrorizzata da quei tuoni violenti scappa via come un razzo dalla casa e va all’aperto.

(Irragionevolmente, tornerà infatti a temporale finito grondante acqua come una spugna  e con una brutta bronchite).

Dopo qualche mese inizia la raccolta differenziata dei rifiuti ed all’alba passa un grosso mezzo che svuota rumorosamente  nel suo cassone i grossi bidoni delle immondizie.

Altro rumore che ricorda dei tuoni violenti, stessa scena di panico e stessa fuga della nonna gatta.

Dopo qualche settimana le scene di panico via via si attenuano ed infine la nonna gatta assiste indifferente alle rumorose operazioni di svuotamento dei bidoni.

Si potrebbe dire che la nonna gatta ha “capito” che quel rumore di tuono non è pericoloso.

Oppure che la coscienza della nonna gatta dopo un po’ ha strutturato un collegamento tra il rumore spaventoso e la sua causa assolutamente innocua.

Oppure ancora che la nonna gatta ha strutturato un adeguato adattamento all’evento “rumore spaventoso” avendone “capito” la causa.

Tutti e tre i diversi modi di definire il fenomeno sono dal punto di vista psichico esattamente la stessa cosa.

E si potrebbero applicare pari pari anche agli esseri umani.

 

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