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È il significato della comunicazione, la quale costella i contenuti istintuali inconsci dell’inconscio stesso, che suscita ciò che definiamo emozione o sentimento. 

La comunicazione che "acchiappa" è quella che veicola significati i quali "risuonano" nell'inconscio degli ascoltatori.

Significati i quali costellano qualche contenuto istintuale MAI integrato o qualche significato in esso rimosso.

Ciò suscita nell'ascoltatore un sentimento di identificazione con il comunicatore.

E tanto più la sua comunicazione veicola significati riconosciuti dall'inconscio degli ascoltatori e tanto più AFFILIATI si identificheranno con quel comunicatore.

In una condizione di dissociazione di massa come quella attuale, con individui la cui coscienza non ha mai integrato significati del proprio Sè ed ha sempre rimosso tutte le esperienze dolorose che ha vissuto fin dalla nascita, un comunicatore abile (che nemmeno si rende conto di quali significati la sua comunicazione veicola) può facilmente accalappiare enormi quantità di ammiratori .

Sarebbe in altre parole come un cacciatore che sparasse dentro un barile pieno di frutta.

La comunicazione tra le più efficaci, in quanto veicola moltissimi significati del Sè è quella delle canzoni di successo e della sua musica "acchiappante".

Che catturano milioni di ammiratori

Porto come esempi eclatanti Elvis Presley, i Beatles, Taylor Swift.

Significati, essendo in questo senso il linguaggio musicale "intraducibile", il quale veicola una moltitudine di significati del Sè sconosciuti sia al comunicatore sia ai suoi fans.

Da qui la musicoterapia che “lavora”, nella inconsapevolezza di tutti, a livelli di inconscio forse irraggiungibili alle parole.

Nel caso delle terapie analitiche tradizionali il comunicatore consapevole di sé affabula in spontaneità in risposta ai sogni ed alla comunicazione del suo paziente e se la sua comunicazione è efficace il paziente strutturerà un legame transferale con il suo terapeuta.

E la terapia comincerà a FUNZIONARE

                            .                                              (scritto il 30/7/24)

 

 

 

 

 

 


 

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