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Un individuo va in vacanza per una ventina di giorni.

Il primo giorno inciampa e si fa male.

Cosa lieve che passa dopo qualche giorno.

Il secondo giorno mangia qualcosa che lo fa star male di stomaco per mezza giornata.

Nei giorni restanti si gode la vacanza, non ha i consueti sintomi disturbanti, dorme bene la notte, gli amici gli fanno le feste, i parenti lo circondano di affetto e cosė via.

Finita la vacanza, ritorna nel suo ambito consueto e racconta per tutto il giorno di come č stato male in vacanza il primo giorno e di come ha sofferto il secondo.

Sorvola del tutto sugli altri diciotto giorni nel corso dei quale si č goduto la vacanza.

Il ritorno nel suo ambiente consueto ripristina la condizione di coscienza originaria, condizione che grazie al cambio di ambiente si era allentata.

E l’attenzione si focalizza nuovamente sui soliti sintomi e sul consueto bisogno di attenzione narcisistica che lo aiuta ad alimentare il suo falso sč.

Continua a raccontare di stare male proprio per POTER CONTINUARE A STARE MALE.

                            .                                              (scritto il 30/7/24)

 

 

 

 

 

 


 

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