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Dice un sogno:”M. ha una serie di calendari mi attacca ferocemente addirittura con un bastone ed un altro la difende dicendo che forse bisogna capire che cosa mi sta chiedendo.”
I ricordi (le relative esperienze vissute e non capite, la serie di calendari) attaccano il Sé (con i loro rimpianti e le loro nostalgie) perché vogliono essere capiti nel loro significato
Le esperienze rimosse rimangono “vive" nell'inconscio a causa del loro intrinseco contenuto libidico (destinato peraltro alla coscienza) ed inoltre occupano nella coscienza spazio geneticamente destinato ad un qualche significato del Sè, cui quello spazio viene negato.
Ed inoltre continuano per tutta la vita ,o quanto meno finchè del loro significato non si prende coscienza, ad interagire con i comportamenti, con le dipendenze, con il modo di pensare dell’individuo.
Nel momento in cui del significato della esperienza rimossa si prende coscienza la corrispondente libido si libera nella coscienza ed il significato del Sé ha ora campo libero per entrare in essa ed occupare lo spazio ad esso destinato.
E a tal proposito dice un altro sogno:"Io, zio T. ed un altro forse un cugino mettiamo del cibo crudo su una barella e del cibo cotto in un carrello.Poi mettiamo la barella sul carrello.Loro hanno ordinato anche il capretto e vanno a prendere il capretto.Porto il carrello con la barella a casa.Dentro stanno guardando la tv e il cibo cotto lo mettiamo in casa per mangiarlo ed il cibo crudo lo prepariamo per il giorno dopo.”
Il Sé (lo zio) e le due funzioni inferiori della coscienza (io ed il cugino) caricano i significati già capiti (il cibo cotto) del Sè da portare nell’area di coscienza ora liberata (grazie alla presa di coscienza del sogno di cui sopra) nonché i contenuti istintuali da capire domani (il cibo crudo, i contenuti ancora da “curare” (vengono posti sulla barella) cioè da capire).
I quali vengono portati tutti alla coscienza percettiva dalla funzione intuizione.
Intanto il Sé e la funzione sentimento vanno a prendere il simbolo, la rappresentazione del Sé (il capretto) per portarlo alla stessa area di coscienza che di esso era ancora sguarnita.
Agnus Dei chi tolle peccata mundi = Che liberi la coscienza infestata dalle malefiche protesi del falso sé.
(scritto il 12/9/23)