Un tempo la mitologia , i grandi miti, illustravano simbolicamente agli esseri umani i percorsi ed i processi sia delle patologie mentali sia dei processi di crescita psichica.
Erano la forma archetipica e collettiva di ciò che i sogni ogni notte propongono all’individuo.
Con il passare del tempo e con l’evolversi della civiltà e della tecnologia quelle rappresentazioni archetipiche, quei modelli perenni, quei pattern collettivi, si sono, per così dire, incarnati nella filmografia.
La quale è perciò diventato lo strumento tecnologico che si è assunto il ruolo che un tempo avevano i miti collettivi.
Ed i film oggi ci raccontano , sempre in forma simbolica ovviamente, quei processi, quei modelli , quei pattern archetipici.
Ogni forma di manifestazione artistica per la verità ci viene a rappresentare parte di quei processi ma è la filmografia (insieme in una qualche misura alla letteratura) che ci riporta il quadro più completo , il disegno più complessivo.
Molti film per esempio ci raccontano simbolicamente una storia, la storia della nascita e della evoluzione della coscienza:
Un tempo la coscienza e l’inconscio erano fusi insieme e nel progetto evoluzionistico della psiche umana si dibattevano per superare questa fase embrionale e consentire la nascita della coscienza.
Ed è questa la fase nella quale si trovano gli animali superiori dotati di S.N.C. sviluppato.
Lentamente quel processo si completò e la coscienza cominciò a formarsi.
In questo processo di divisione, che per certi versi richiama il processo biologico della separazione, della duplicazione della singola cellula, la nuova coscienza ancora embrionale entrò subito in conflitto, a causa della suo conquistata diversità rispetto all’inconscio, con l’inconscio stesso.
E siamo alla fase attuale, la fase del neonato e del bambino piccolo, la fase dell’adulto rimasto psichicamente bambino.
Ma in questa fase i fermenti verso la nascita della coscienza del Sé si sono fatti sempre più intensi.
E nasce una nuova scienza , la psicoanalisi.
In questa fase, la quale si può ben definire di individuazione, molti individui cercano la strada che potrebbe portarli a diventare coscienti di sé.
Alcuni non riescono nemmeno a partire, altri si fermano molto prima , altri ancora si avvicinano sempre di più a quel traguardo asintotico.
Insomma per capire della psiche umana e dell’uomo bisogna andare, anche, al cinema.