Una volta che la coscienza del bambino ha appreso dall’ambiente parentale infantile, nel corso dell’imprinting, gli strumenti di repressione, dettati da quell’ambiente distorto,  rispetto ai contenuti dell’inconscio , al Sé, alla istintualità, al processo di crescita , alla sessualità, ecc. ebbene da quel momento la coscienza è pervicacemente ed ineluttabilmente pronta ad esercitarli sull’individuo e sui contenuti dell’inconscio per tutta la sua vita.

Grazie al progressivo radicamento di quei costrutti di quegli strumenti di repressione e di oppressione nell’inconscio (cioè alla loro cronicizzazione), il qualene alimenterà per tutta la vita dell’individuo la permanenza.

E da qui che nascono e si rendono perenni (fino a quando qualcuno non ci metta una pezza) le coazioni a ripetere (coazioni al fare o coazioni al non poter fare).

 

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