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L'agire, il passaggio all'azione, OVE SE NE RIUSCISSE A COMPRENDERE IL SIGNIFICATO, parrebbe avere nei confronti della coscienza percettiva lo stesso ruolo che rispetto ad essa assolvono i fenomeni di sincronicità.
Nel senso che, comprendendo quel significato, esso può così essere assunto in sè da quella coscienza.
La sincronicità tra evento psichico ed evento reale consisterebbe in questo caso nel fatto che il significato rappresentato dall'evento reale AGITO è stato compreso dalla funzione intuizione della coscienza.
In questo contesto i femminicidi sarebbero l'agire la rappresentazione simbolica della propria stessa morte, agito simbolico che trascina purtroppo con sé anche l’altra.
Morte la quale infatti di solito segue immediatamente quell'evento tragico nell’azione suicidiaria.
E se il femminicidio non è immediatamente seguito dal suicidio dell'omicida il crimine compiuto potrebbe allora definirsi un crimine passionale ed esso è allora interpretabile in modo diverso.
. (scritto il 6/7/24)