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A proposito di certe mitologie e di certi rospi che vogliono venire fuori a tutti i costi non serve andare di fioretto ma bisogna usare la dirlindana.
E parliamo di Sigmund Freud.
Un individuo iperrazionale che ha capito razionalmente quattro cosette della psiche umana e su queste quattro cosette ha fondato una pseudoscienza.
Fatta eccezione, ed è assolutamente doveroso riconoscerlo, per la poderosa intuizione che i sogni sono la via aurea per l'inconscio.
La psicoanalisi è nata dal momento in cui Carl Gustav Jung ha intuito la enorme ed universale importanza che i linguaggi simbolici avevano ed hanno relativamente al funzionamento della psiche umana e di tutto ciò che questa psiche produce nel mondo.
Il suo bisogno di dimostrare la fondatezza di quella intuizione contro l’ostracismo delle mitologie freudiane lo ha portato ad esplorare una quantità enorme di linguaggi simbolici del mondo scrivendone in abbondanza.
C. G. Jung è stato probabilmente frenato nel suo percorso di conoscenza dal suo ambiente e da quelle mitologie freudiane .
L’avversione di S. Freud nei confronti di Jung e delle sue idee innovative era talmente forte che egli definiva Jung ed i junghiani “feccia umana”.
Ad ulteriore dimostrazione della “grande “ apertura mentale di questo personaggio , probabilmente uno dei più inutilmente sopravvalutato nella storia della psicoanalisi.