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Si può ipotizzare un rapporto circuitale psichico di questo tipo:
Realtà due 》coscienza percettiva 》 coscienza cognitiva 》inconscio》realtà uno.
Il quale coesiste con un circuito di quest'altro tipo:
Realtà due《 coscienza percettiva《 coscienza cognitiva 《 inconscio《 realtà uno.
Ed ancora :
Realtà uno《 》realtà due.
Si intende qui per realtà due tutto ciò che si percepisce con i cinque sensi (l'aria , i muri , il prato , le nuvole, gli altri esseri umani, il gatto, ecc).
Si intende per realtà uno lo scheletro, la struttura invisibile di quella stessa identica realtà che si percepisce con i sensi (la realtà due) e cioè la materia elementare di cui è costituita la realtà due , la realtà sensibile e che la anima nel profondo della sua tanta variegata MATERIA ELEMENTARE (e quindi ancora l'aria, i muri, il prato, il gatto , ecc.).
Dice un sogno:"Uno è nell’incrocio vicino alla casa nella quale è nato ed ha abitato da piccolo ed un pulmino punta verso di lui come per venirgli addosso . Lui fa un passo indietro e lo scansa e quello si ferma. Dice scherzando all’autista se avesse cercato di beccarlo in pieno. Poi vede che l’androne di ingresso della casa di prima è praticamente un deposito di rifiuti con alcuni grandi contenitori per i rifiuti comuni degli altri."
Questo sogno rappresenta l’inconscio (l'androne , il deposito di rifiuti) visto dal punto di vista della realtà uno cioè da fuori dall’inconscio stesso.
L'inconscio è il deposito di tutto ciò che la coscienza rimuove da sé per mantenere il proprio equilibrio e di tutto ciò (i contenuti inconsci con la relativa libido ed informazioni /significati) che essa rifiuta o è impossibilitata ad accogliere in sè.
Talora questi contenuti/rifiutati o rimossi esondano * dall'inconscio verso la realtà uno "animandola".**
Su quale siano i rapporti tra realtà uno e realtà due qualcosa ci dicono i fenomeni di sincronicità. Qualcos' altro ci dicono eventi reali, talora drammatici , azionati da quella condizione di estrusione.
Eventi reali i quali rappresentano simbolicamente esattamente quei contenuti inconsci che "animano" quella condizione della realtà uno.
Come ben si sa ciascuno è libero di pensare ciò che vuole e di credere in ciò che vuole.
Può interpretare i propri sogni e le realtà della propria vita come gli pare e piace.
Le interpretazioni da cui discendono le considerazioni di cui sopra sono mie e solo mie.
C'è chi può condividerle e c'è che chi può tranquillamente definirle vaneggiamenti di un pazzo.
La libertà di pensiero è cosa meravigliosa e mirabile proprio per questo.
(*) Parrebbe che da questa particolare condizione psichica nascano idee e comportamenti che fanno definire, nel linguaggio comune (la grande saggezza inconsapevole di questi linguaggi !), colui che li esperisce: "fuori di testa, del tutto fuori, completamente fuori di se".
(**) Taluno definirebbe tale condizione "numinosita'". In effetti questa particolare condizione "fisica" della realtà uno rende la parte ad essa corrispondente nella realtà due, nella realtà sensibile, "NUMINOSA". Come correttamente la definirebbero gli junghiani osservanti.