Punto A:

 Lo studio della fisica delle particelle elementari della materia ha evidenziato che l’osservazione dei fenomeni, a quel livello della materia, interagisce e muta la natura reale del fenomeno osservato.

Per  cui parrebbe impossibile conoscere la natura reale dei fenomeni a quei livelli in quanto il risultato della osservazione è il frutto di una interazione che quella natura ha mutato nell’istante stesso della osservazione.

Come se i fenomeni attinenti alla fisica delle particelle elementari si “nascondessero” all’osservatore sfuggendo alla sua osservazione.

Punto B:

 Un altro fenomeno evidenziato dagli studi di fisica quantistica ha fatto insorgere un dibattito tra coloro che sostengono, in base alla teoria della relatività, che la velocità della luce è la velocità limite delle particelle nell’Universo (la “località” dei fenomeni) e coloro che invece cominciano a ritenere che le particelle elementari siano in qualche modo collegate per cui un fenomeno che interessi un elettrone in una parte dell’Universo viene contemporaneamente “percepito” da una altro elettrone “gemello” in una altra parte dell’Universo, quale che sia la distanza che li separi (la “non-località” dei fenomeni).

Che esistano rapporti tra psicoanalisi e fisica delle particelle non è cosa nuova.

Già C.G. Jung e W. Pauli (premio Nobel per la fisica) cercarono nel loro tempo di capirci qualcosa .

Diversamente dai fenomeni afferenti alle particelle elementari (punto A) i contenuti dell’inconscio ed i loro significati hanno una incomprimibile pulsione a manifestarsi e a rendersi coscienti.

La loro natura biologica e genetica li spinge verso la coscienza e la percezione da parte di essa.

La loro strada maestra è ovviamente la funzione onirica.

Ma se la coscienza non è in grado di integrare i significati veicolati dai simboli onirici quei contenuti ed i loro significati si manifestano sotto forma di svariati “piani B”:

-         I sintomi psicosomatici;

-         I comportamenti devianti;

-         Le idee ed i pensieri deliranti;

-         Le nevrosi e le psicopatie;

-         Le patologie organiche di varia natura;

-         Gli eventi reali sincronici;

-         Ecc.;

La spinta incoercibile verso la coscienza (e perciò verso la crescita psichica) fa si che si possono osservare dei fenomeni interessanti.

Abbiamo detto che i contenuti inconsci DEBBONO manifestarsi alla coscienza dell’individuo.

Se ciò non è possibile , a causa delle potenti preclusioni e resistenze della sua coscienza, essi si manifesteranno allora in modi diversi alla coscienza di colui che , essendo legato da un legame di transfert con quell’individuo, sia in grado di osservarlo.

E ciò purchè l’osservatore abbia sufficiente consapevolezza e sia perciò anche capace di comprendere il significato degli eventi sincronici con i quali quei contenuti si rendono manifesti, in essi rappresentandosi (punto B, principio di non-località).

 

 

 

 

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