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Nel corso della vita del vivente l'organismo si allinea dinamicamente, continuamente e spontaneamente alle informazioni genetiche che orientano la crescita, lo sviluppo ed infine la morte di quell'organismo.
A partire dal momento del suo concepimento, la cellula uovo fecondata, fino al completo sviluppo dello organismo ed infine alla sua morte.
Le informazioni genetiche preposte alla crescita psichica orientano invece lo sviluppo della coscienza fino a quando essa viene a ricevere tutte le informazioni che definiscono la reale natura di quell'individuo e successivamente per tutta la durata della sua vita.
Ciò avviene normalmente in ogni specie animale.
Tranne che per la specie umana.
Per gran parte degli individui di questa specie quell'allineamento tra informazioni genetiche e sviluppo funziona per quanto riguarda la crescita e lo sviluppo dello organismo ma viene interrotto , per quanto riguarda lo sviluppo della coscienza di sé, subito dopo la nascita da un imprinting infantile distorto che non si capisce se geneticamente determinato* o frutto di emulazione spontanea della coscienza parentale , a sua volta dissociata fin da dopo la nascita.
E questo disallineamento psichico rispetto alla reale natura dell'individuo crea uomini e donne massa del tutto privi di individualità e di consapevolezza di sé.
(*) Nel rapporto interattivo tra ambiente e codice genetico quest’ultimo tende ad adattarsi (e ad adattare gli individui e le specie) al primo mentre l’ambiente a sua volta si adatta, per quanto possibile, ai mutamenti che intervengono nella varietà delle specie.
L’adattamento reciproco tra ambiente e codice genetico è un processo interattivo dinamico CIECO, frutto di un conflitto perenne tra conservazione e mutamento.
(scritto il 12/1/23)