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Esiste nella psiche umana una specie di segreta pulsione che sospinge all’azione ogni volta che l’ideazione o l’intuizione progetta qualcosa.
Che si tratti di sistemare alcuni libri in modo diverso o di spostare un mobile in una stanza sta di fatto che quando l’idea si manifesta sorge, ad essa connessa, una spinta alla sua rapida realizzazione.
Il sogno, per esempio, ogni sogno è un piccolo progetto di cambiamento della coscienza .
Se però alla coscienza manca la capacità intuitiva al sogno non interpretato segue una inconscia sensazione di fallimento ,di frustrazione.
Si può ben pensare che la progettualità più importante nell’essere umano , e non solo, sia il realizzare la progettualità insita ed implicita nel codice genetico.
Nel quale il progetto per la costruzione del corpo , dall’embrione al feto al corpo del bambino e via via fino al corpo dell’anziano e del vecchio , è costantemente seguito dall’azione biologica conseguente.
Si dovrebbe presumere che analogo progetto esista, ivi, per quanto riguarda il progetto di una psiche adulta che segua e corrisponda al percorso della crescita fisica.
Un progetto grazie al quale ,tramite la funzione onirica , l’inconscio e la coscienza (e di conseguenza l’ego) mutano seguendo i passi della crescita fisica.
Quella pulsione all’azione realizzatrice della progettualità con ogni probabilità da quella spinta fondamentale deriva e la coscienza la fa propria relativamente ai piccoli o grandi progetti che si intendono realizzare nella realtà.
Fino a diventare , nell’individuo dissociato, coazione a ripetere e sù sù fino alla ossessione maniacale.