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La coscienza che si forma poco prima e poco dopo la nascita ha geneticamente in sé i cinque principi del Sé (Il principio maschile, Il principio femminile, Il principio di realtà, Il principio del Sé ed il principio del falso sé).
Quale fonte nutrirà, farà crescere ed evolvere ciascuno di questi semi?.
Se le coscienze pseudo-adulte (in realtà rimaste infantili) dei genitori daranno a quella coscienza del bambino o della bambina ciò che esse hanno a loro volta ricevuto nella loro infanzia e nella loro adolescenza dalle coscienze dei rispettivi genitori, le coscienze di figli emuleranno le coscienze malate di quei genitori.
In un ciclo infinito che si ripete da migliaia di anni e più, sempre uguale a sé stesso.
Cambiano le società, i tempi, le tecnologie ma quelle coscienze primitive e mai cresciute geneticamente, restano sempre uguali a loro stesse.
Si trasmettono, una generazione dopo l’altra, sempre le stesse informazioni maleodoranti che in termini di Scienza della informazione sono definibili come “sterco”.
Ed è questo “sterco” a diventare la struttura che definirà il falso sé dell’individuo.
Se fosse possibile una indagine scientifica di talune coscienze in molti angoli di mondo, dove non ci si aspetterebbe di trovarle, si scoprirebbero coscienze formatisi con informazioni ancora risalenti all’età della pietra e da lì rimaste immutate.
Le quali coscienze consentono agli individui di esprimere idee e concetti assolutamente conformi a quella remota età.
Se ne trovano ovunque: In molti angoli del Sud e del Nord dell’Italia, in molti angoli dell’Europa, in molti angoli del medio ed estremo Oriente, in molti angoli del Sud e del Nord degli Stati Uniti e così via.
Coscienze rimaste infantili le quali trasmettono subliminalmente ed attraverso la comunicazione sensibile il loro stesso infantilismo patologico ai figli.
Bloccando nelle loro coscienze ogni possibilità di sviluppo normale.
Poi quei figli si arrabatteranno come possono nella loro adolescenza, inconsapevolmente, per costruire in quelle loro coscienze malate un adattamento secondario che li renda compatibile con le società che dovranno accoglierle da adulti.
Molti ci riusciranno bene, altri meno bene, altri male o malissimo.
E di quei cinque principi del Sé si svilupperà nella coscienza percettiva, grazie a quelle informazioni stranianti, solo il principio del falso sé che diventerà coscienza dissociata e, a seconda della ferocia delle informazioni ricevute, complesso di castrazione.
E tutto il resto, tutti i restanti principi del Sé che dovrebbero orientare la coscienza adulta resteranno mai sviluppate nella loro primitiva condizione genetica.
Qualche contenuto istintuale riuscirà a trasferirsi nell’inconscio dal quale metadirà di sé nella vita, nei comportamenti, nelle idee e nelle patologie dell’individuo.
Finchè la morte non concluderà una vita mai vissuta.
(scritto il 28/9/23)