La gentile padrona di casa sta sistemando la sua sala da pranzo. Sposta un mobile da qui a là, sposta una  sedia, un ninnolo da qui lo mette là, il vaso da fiori lo sposta ora qui ora là e così via.

Si ferma un attimo ad osservare l’insieme e poi , non ancora soddisfatta, ricomincia .

 Sposta questo, sposta quello.

Attraverso una serie di tentativi ricerca la soluzione arredativa che incontri finalmente il suo gusto.

Sposta ancora una volta le cornici delle foto di famiglia ed infine guarda compiaciuta e soddisfatta l’insieme del suo lavoro: Oh si! Così va bene!.

Ma cosa sta facendo la nostra gentile padrona di casa?

Senza rendersene conto ella sta tentando attraverso una lunga serie di prove ed errori, di costruire nella realtà, di inverare, di incarnare nello scenario reale una sua forma gestaltica inconscia.

E’ come se stesse tentando di costruire uno scenario di oggetti che si incastrino perfettamente l’uno all’altro nella forma “giusta” senza che ella abbia coscienza dell’oggetto originale inconscio che essa tenta di rappresentare nella realtà.

Sta cercando cioè di costruire una rappresentazione “realistica” (in realtà simbolica) di una qualche sua forma archetipica inconscia che preme per integrarsi nella coscienza.

E non riuscendo la donna a prendere coscienza di quel bisogno pressante lo agisce nella realtà della sua camera da pranzo.

Tutto lavoro inutile ?.

Non è detto.

Ove la coscienza di questa donna non sia propria iperschermata ai contenuti del proprio inconscio , ove questa coscienza non sia proprio del tutto sclerotizzata è possibile che la notte successiva la donna faccia un sogno. Ed è possibile che il sogno rappresenti alla sua coscienza inconsapevole quel significato inconscio, quel bisogno che essa ha cercato di rappresentare nell’arredo della sua camera da pranzo.

Ed allora se quella coscienza accogliesse benevolmente quel significato di cui il sogno è portatore ecco che avverrebbe un piccolo miracolo: un nuovo significato mutageno entrerebbe nella coscienza mutandola.

Grazie anche al lavoro sull’arredo della camera da pranzo.

In quanto è un fenomeno di sincronicità che è stato costruito: Evento reale e evento onirico entrambi portatori dello stesso significato.

 

 

 

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