- (1) Ho un figlio in macchina.Con la stessa macchina riparto a prendere l’altro figlio e intorno al benzinaio la macchina si ferma e allora con la benzinaia studiamo come fare per rimetterla in moto.
- (2) Vado a Roma in macchina parcheggio, giro un po’, le strade sono piene di gente ,c’è traffico, e poi non riesco più a ricordare dove ho messo la macchina,.Ho con me un borsello ed una sporta di tela e guardo il cellulare .Sullo schermo c’è un 6 (forse sei chiamate) e la rotellina continua a ruotare , sta per andare in linea. Sono nel panico.
- (3)Vedo dall’alto una specie di parco ,vado là forse per raccogliere sassi.C’è una fila allineata di grandi casolari e su ciascuno sulla parete esterna sono attaccati dei rotoloni di carta larghi più di un metro.Sull’ultima casa, che pare abbandonata, c’è anche sulla sua parete un rotolone di carta.
Pare essere stato messo su in modo diverso , successivamente , rispetto agli altri rotoloni.Io ne tiro giù una grande quantità , una grande lunghezza. Quando viene giù ora sembra carta igienica .Io ho un grosso fagotto di roba mia, abiti ,pezze non so , e metto dentro il fagotto tutta questa carta ed annodo le ciocche.Siamo ora dentro il parco e in una parte c’è una specie di povero barbone con un bel viso barbuto , una specie di relitto umano. Dice che non lo rispettano e gli fanno di tutto.Che lui usa un prodotto giusto per curarsi le zecche ed agli altri ciò sembra una cosa strana , aliena. Non sanno nemmeno difendersi in questo modo.
I primi due sogni hanno intrigato per qualche giorno. Nessuna intuizione risolutiva ed il rimuginarci sopra non è servito a nulla.
Poi è arrivato il terzo sogno e esso, come spesso succede, ha aiutato a far capire anche i primi due.
Cosa dicono questi sogni ?
Andiamo per ordine:
- (1) Esistono DUE immagini del proprio Sé da portare alla coscienza (i due figli).Di una immagine del Sé la coscienza cognitiva ha già preso coscienza (il primo figlio già in macchina) ma resta da prendere coscienza (nella coscienza percettiva) della seconda immagine;
- (1) Interviene però un blocco della capacità intuitiva (la macchina si ferma) ed interviene come al solito Anima (la benzinaia) per dare una mano;
- (2) Sta di fatto che il Sé (la cui immagine non è stata ancora integrata) è disperato , è nel panico (non ricorda dove ha parcheggiato l’auto);
- (2) Egli è comunque già dotato (borsello e borsa di tela) sia di coscienza cognitiva sia di coscienza percettiva;
- (2) La capacità intuitiva non è ancora pronta per far comprendere (il cellulare preso dal borsello non è ancora in linea) ma comunque aiuta, dà comunque una indicazione (il numero 6 che significa che alla coscienza, il cui simbolo è 7, manca ancora qualcosa);
- (3) Esiste una pluralità di livelli di coscienza (I tanti casolari allineati nel grande parco);
- (3) L’ultimo livello di coscienza è ancora inconscio (il casolare abbandonato);
- (3) Recupero (in gran quantità) la capacità intuitiva (la tanta carta tirata giù dal rotolone) che servirà per capire le cose difficili di questi sogni;
- (3) Faccio quindi scorta di capacità intuitiva mettendola insieme alla conoscenza di sé fin’ora acquisita (le cose nel fagotto);
- (3) La carta tirata giù ora è carta igienica (serve, come credo sia noto ai più, per pulirsi il culo). Quindi è il livello anale della coscienza che occorre ripulire (l’ultimo casolare abbandonato) ;
- (3) Finalmente si incontra il Sé (la seconda immagine del Sé salvifico , il secondo figlio, il povero barbone maltrattato e coperto di zecche, il relitto umano , il povero Cristo, l’ultimo tra gli ultimi);
- (3) Egli sa come curarsi dalle zecche (le tante protesi del falso sé) ma questa sua cura è irrisa dagli altri (gli individui inconsci) i quali non capiscono che quello è l’unico modo per curarsi e per difendersi da esse.